Di grande importanza, per un adeguato sviluppo delle proprie piante in vaso, è il rinvaso che va effettuato con la dovuta attenzione per non compromettere le radici.
Ecco per te qualche piccola dritta su come rinvasare le piante nel modo corretto e facilitarne il giusto sviluppo.
Le 9 fasi del rinvaso
Vediamo da vicino quali sono le varie cose da fare per eseguire un buon rinvaso. Prendiamo come esempio piante di piccole e medie dimensioni:
- Innanzitutto ricordati di annaffiare adeguatamente almeno due o tre giorni prima la pianta, in modo tale che le radici siano ben idratate e la pianta non subisca uno stress eccessivo nella fase di passaggio da un contenitore all’altro;
- Trova una buona superficie regolare su cui fare questa delicata operazione e tieni vicino a te tutti gli strumenti di lavoro che ti necessitano in questo lavoro. Adagia sul piano alcuni fogli di giornale, per evitare che la terra si sparga per terra e sporchi ovunque;
- Inclina lateralmente il vecchio vaso e applicando una leggera pressione cerca di staccare piano piano la pianta dalle pareti interne e dal fondo;
- Tira la pianta verso di te molto delicatamente colpendo e facendo ruotare a poco a poco il fondo per agevolare l’uscita dell’arbusto;
- Riponi il tutto sul piano e con l’aiuto di un pennellino alleggerisci il panetto di radici dalla terra residua facendo attenzione che queste non subiscano danni o si spezzino;
- Eccoci pronti per sistemare adeguatamente la nuova “casa” atta ad ospitare la pianta: metti sul fondo del vaso un po’ di argilla o un pezzo di coccio per facilitare il drenaggio e l’aerazione del terreno;
- Disponi la terra nel vaso e adagia il panetto di radici, aggiungendo la terra necessaria per coprire e riempire tutti gli spazi rimasti liberi;
- La terra va pressata un po’ e compattata per evitare che la pianta cresca storta;
- Una volta che si è effettuato il rinvaso con successo è possibile innaffiare la pianta e sistemarla per qualche in giorno in un luogo protetto per farla riprendere dallo stress subito.
Come rinvasare le piante: consigli pratici
Quando si opera il rinvaso devi stare attento a non interrare il colletto della pianta, ovvero la zona di passaggio fra il fusto e la radice. Il rischio è di creare delle marcescenze che potrebbero danneggiare la pianta in poco tempo.
Un altro fattore di stress per la pianta è dato dalla concimazione, motivo per cui è opportuno evitare che questa e il rinvaso avvengano in periodi di tempo vicini l’uno all’altro. È preferibile lasciar riposare la pianta, affinché possa riprendere il suo ciclo di vita e sviluppo in maniera ottimale.
Scegli il vaso adatto
Prendersi cura di una pianta, dopo averla acquistata, significa dare loro il meglio per vederle sbocciare sotto i nostri occhi. Tra le principali attenzioni da dare loro rientra anche il rinvaso quando, divenuta grande, la pianta ha un altro tipo di esigenza e di spazio. Infatti, sostituire il contenitore non è soltanto una questione di gusto estetico ma è un bisogno atto a soddisfare le necessità fisiologiche della pianta in questione.
Che si tratti di una pianta di pochi anni ancora in crescita o di una talea, ovvero di un frammento di pianta tagliato e sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, è opportuno effettuare il cambio di vaso e passare, quindi, ad un contenitore più grande.
Questa necessità deriva dalla crescita delle radici e dal loro bisogno di spazio per svilupparsi e continuare ad ampliarsi. Ma quando una pianta ha bisogno di essere rinvasata? Come capirlo? Devi osservare il panetto di radici misto a terra: se questo è formato principalmente da radici e vi è una scarsa quantità di terra, allora è giunto il momento di cambiare vaso. Attenzione, cambiarlo significa sostituirlo con uno che abbia un diametro più grande solo di pochi centimetri.
Tipologie di vaso
Ad oggi in commercio è possibile trovare vasi di tutte le dimensioni e forme, oltre che materiali.
Il vaso di plastica è sicuramente quello più diffuso e al contempo meno robusto. Ha il pregio di non essere molto costoso ma è anche il più complesso da usare dal momento che, un’errata innaffiatura, può provocare più facilmente la marcescenza della pianta.
Il vaso di cemento è generalmente adoperato per giardini da esterno. Più pesante e spesso di grande dimensioni non è adatto agli spostamenti frequenti, motivo per cui viene usato soprattutto per coltivazioni già iniziate o comunque di notevoli dimensioni ove per il rinvaso sono richiesti tempi di attesa più lunghi.
Il vaso di terracotta, infine, è ideale sia per la sua praticità sia in caso di errore umano: la traspirazione infatti aiuta la pianta se viene innaffiata troppo, dandole allo stesso tempo la possibilità di rilasciare l’umidità giusta gradualmente.
Ecco i nostri consigli pratici sul come rinvasare le piante nel modo più corretto, tenendo conto che una pianta, anche se è un essere inanimato, ha comunque bisogno di cure e attenzioni amorevoli.