Una agevolazione fiscale e finanziaria molto interessante per tutti gli italiani, ed attesa ogni anno in fase di redazione della Legge di Bilancio, è quella relativa al Bonus Mobili. Per l’anno 2021 sono state introdotte novità di rilievo per chi aveva già dato inizio ai lavori di ristrutturazione casa o per chi sta per avviarli. 

In un periodo di estrema incertezza economica e di forte contrazione dei consumi a causa della pandemia da coronavirus (il commercio ha subito danni anche a causa della riduzione della possibilità di spostarsi) la modifica apportata vuole rappresentare un significativo ed efficace volano per l’economia e per i consumi messo a punto dal Governo. 
Vediamo nel dettaglio quali sono le modalità per accedere al Bonus Mobili 2021 e di quali modifiche stiamo parlando.

Il nuovo tetto di spesa per il Bonus Mobili 2021


La Legge di Bilancio ha dunque prorogato fino al 31 dicembre 2021 la detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per l’arredamento di immobili soggetti a ristrutturazione, comunemente nota come Bonus Mobili ed Elettrodomestici
È però stata innalzata sensibilmente la soglia della cifra che si può ottenere in detrazione, che è passata da 10.000 a 16.000 €, con un incremento addirittura del 60%.

Come funziona e come accedere


La condizione indispensabile per accedere al Bonus Mobili 2021 è che la data di inizio dei lavori sia antecedente all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: farà fede la dichiarazione presentata al Comune. Gli interventi di ristrutturazione devono però essere di tipo straordinario, per cui non si può pensare di accedervi con una semplice tinteggiatura delle pareti o con un cambio dei rivestimenti. 
Servono lavori conservativi o di restauro, oppure ancora di riqualificazione quali un rifacimento dell’impianto idraulico, di quello elettrico o altri lavori volti anche a rendere l’immobile più efficiente dal punto di vista energetico.

Gli importi


Come detto, gli importi totali (che includono arredamento e grandi elettrodomestici, che elencheremo più avanti) sono stati portati a 16.000 € per singola unità immobiliare. Una spesa complessiva di 9.000 € ad esempio darà accesso a 4.500 € di detrazione Irpef, da ottenere in 10 anni con rimborso ripartito in quote di pari importo da 450 €. Naturalmente questo Bonus è cumulabile con il Bonus Ristrutturazioni.

Le modalità e i documenti


Per accedere al Bonus Mobili 2021 è necessario che i lavori siano stati avviati e regolarmente denunciati dopo il 1° gennaio 2019. La relativa documentazione da accludere alla dichiarazione dei redditi dovrà includere tutte le fatture di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, i cui pagamenti devono avvenire necessariamente tramite metodi tracciabili, che siano essi i bonifici bancari oppure le carte di credito.

Quali acquisti danno diritto al Bonus Mobili?



Anche l’elenco dei beni che è possibile acquistare e portare in detrazione usufruendo del Bonus Mobili è oggetto di estrema curiosità da parte dei consumatori, e necessita di alcuni chiarimenti soprattutto per quanto riguarda la destinazione d’uso, in quanto il testo della Legge di Bilancio consente di ampliare le categorie.

Mobili che rientrano nel Bonus


Nell’elenco dei mobili e degli arredamenti che determinano il diritto all’agevolazione possiamo includere praticamente di tutto: armadi, poltrone, divani, e poi ancora sedie o tavoli, librerie, scrivanie o cassettiere, persino i mobili per il bagno e gli eventuali apparecchi per l’illuminazione ove siano corredo integrante degli arredi, come capita sempre più spesso per l’illuminazione di design alla quale è dedicata questa specifica sezione del nostro sito.

Come è facile capire, tutti gli ambienti di casa sono presi in considerazione, ma è fondamentale sottolineare che i mobili acquistati possono riguardare anche una stanza diversa da quella che viene sottoposta alla ristrutturazione.
Giusto per chiarire, se viene ristrutturato un bagno è comunque possibile acquistare e detrarre anche gli arredi per la camera da letto quali comodinilettiletti contenitori e persino acquistare i materassi in memory foam o di altro tipo, equiparati ai complementi di arredo e che in molti casi essendo Presidi Medici permettono anche l’accesso ad una ulteriore detrazione pari al 19%.

Elettrodomestici che rientrano nel Bonus


La condizione essenziale per quanto riguarda i grandi elettrodomestici è che questi appartengano alla categoria energetica o Classe A+. Rientrano tra questi i frigoriferi, i congelatori, tutti gli elettrodomestici per il lavaggio quali lavatrici, asciugatrici o lavastoviglie, e poi ancora strumenti di cottura quali fornelli, forni a microonde, forni (solo per questi ultimi è sufficiente la Classe A) e per finire gli apparecchi elettrici per riscaldamento o ventilazione.

La comunicazione all’ENEA



Chiudiamo la nostra guida con una doverosa precisazione relativa agli elettrodomestici: per usufruire della detrazione è fatto obbligo di dichiarare all’ENEA i dati relativi all’acquisto dei grandi elettrodomestici. Il motivo è connesso alla necessità ed allo stimolo che il Governo vuole sottolineare nei confronti della maggiore sostenibilità ambientale e quindi al maggiore risparmio energetico: è per questo che va certificata l’appartenenza dell’elettrodomestico ad una classe energetica adeguata. Per un vademecum sull’Ecobonus e sull’efficienza energetica potete consultare il sito ufficiale Enea a questo link.